mercoledì 7 marzo 2018

To Do Time - Tre PROGETTI scelti

Tre progetti che hanno attirato particolarmente la mia attenzione tratti da "Antonino Saggio, Architettura e Modernità, Dal Bauhaus a la Rivoluzione Informatica, Carocci, Roma 2010"

- Quartiere Weissenhof a Stoccarda, 1927 - Le Corbusier



"Parallelamente, in un quartiere sperimentale di nuove abitazioni, il Weissenhof a Stoccarda del 1927 (FIGG. 68-69), confluiscono realizzazioni di una serie di altri protagonisti del rinnovamento o che ne erano stati precursori. Vi è la presa di coscienza di un movimento variegato ma anche compatto nel suo profondo spirito di novità. [...]
I nuovi architetti hanno coscienza delle mutate condizioni della società e del ruolo strutturante dell’industria nella produzione, nell’ambiente metropolitano, nella cultura e infine nell’arte. La serialità, lo standard, la sequenzialità, la logica, la razionalità, l’oggettività dei processi e non solo gli aspetti visivi (la lucentezza, la velocità, la dinamicità) presiedono a un mondo nuovo. Il tema è “come” trasformare il paradigma industriale in motore di scelte pertinenti alla sfera dell’architettura. [...]"  (Capitolo 1: Antefatto. L’architettura attardata, pag.23-24)

- CHICAGO - IIT - Crown hall, 1950 - 1956 - Mies van der Rohe




"Con questo progetto statunitense si consuma un arretramento sensibile e drammatico della sua ricerca. Proprio chi aveva compreso come realizzare in un insieme interagente e continuo lo spazio interno e quello esterno abbandona[...]" (Capitolo 6: Mies Van der Rohe. Dello spazio totale)

Asilo Sant'Elia a Como, 1936-1937 - G. Terragni



"L’archetipo originale, il blocco compatto, e con esso la rigida divisione in tre fasce, vengono così pervase da una profonda riconsiderazione per le esigenze di una natura assunta a parametro oggettivo (di luce, di aria, di protezione), ma anche di ispirazione. [...]" (Capitolo 10.9 : L’Asilo Sant’Elia. Oltre il funzionalismo)

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